Anima Mundi 2014

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VII International Sacred Music Competition “Anima Mundi” 2014

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In 2014 Pandolfo have been unanimously proclaimed winner of the prestigious “Anima Mundi” International Sacred Music Competition, promoted by the “Opera della Primaziale” in Pisa to celebrate the 950th anniversary of the foundation. The “Te Deum Laudamus” for soli, chorus and organ, had the official compliments of the jury panel which was adorned by the names of: Sir John Eliot Gardiner (President), M° Guido Corti, M° Mons. Marco Frisina, Mons. Aldo Armani, M° Antonio Greco. The “Te Deum Laudamus” was performed in the Pisa Cathedral Sept. 23th, 2014 and Oct. 05, 2014 in Cremona.

PRESS:

Toscana Oggi 20/07/2014

Pandolfo’s description of “Te Deum”:

Te Deum is a hymn that set up its roots in the millenary story of the Church. It’s a prose “cathedral” which testifies the essence of Christianity.

The composition is based on the first three notes of gregorian hymn. Three notes and three intervals are expanded, overlaid and shaped to new melodic ideas. The score evolves by alternating the main theme with other passages. The prim vision is the hand fingers (five) merging into a pair of clasped hands.

It’s a symbol of thanksgiving and reconciliation. However the path is fraught with obstacles. It’s a walk without stops which crosses chromaticism, sudden modulations, rhytmic overlapses and moments in which harmony alters into an unsteady series of perfect fourth. This is very similar to the weak nature of humanity which always contradicts itself and it is unable to find the solution to its failings.

This harmony sounds sophisticated, persistent and overbearing until suddenly undergoes an unexpected transformation. It is the second part of the scores that introduces layers upon layers of sweet instrumental sounds based o the primary accord; followed by endless and unresolved adjustment. It’s a basis made with only three bars in which the melodic design is formed from descendant intervals always different and disclosed by a rest on time forte.

This section communicates an anguish full of humility and carries on itself a new motif, simple and limpid, which flows into new dialog between soli and choir.

This is an ample, rich dialog that grows into a new dimension. Sounds of the first part has now a different nature: it is in perfect harmony with the ne awareness.

The end is a flow of gratefulness toward the endless mercy of God, the choir rises to a firm guarantee; up to climax, when the choir sings “I will not be confused” and the tenors give their last cadence. “In aeternum”.

http://youtu.be/5zK7rGUJAPU

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VII Concorso di composizione di musica sacra “Anima Mundi” 2014

Vedi pubblicazione della partitura

Il vincitore del settimo Concorso Internazionale di Composizione Sacra Anima Mundi, indetto dall’Opera della Primaziale Pisana e dalla Rassegna di Musica Sacra Anima Mundi, è Paolo Pandolfo. Il brano è stato riconosciuto all’unanimità come il migliore tra i molti che hanno partecipato ed è stato presentato, all’interno della Rassegna Internazionale di Musica Sacra Anima Mundi, nel concerto del 23 settembre 2014 nella Cattedrale di Pisa. Ad eseguire l’opera il Coro Costanzo Porta diretto dal Maestro Antonio Greco.

 

Toscana Oggi 20/07/2014

Pandolfo ha descritto attraverso queste righe il suo lavoro:

“Il Te Deum è un inno che fonda le sue radici nella storia millenaria della Chiesa, è una “cattedrale” in prosa che testimonia l’essenza stessa del Cristianesimo. Il “mattone” su cui si fonda la composizione è costituito dalle prime tre note dell’inno gregoriano: tre note e tre intervalli che vengono modellati, dilatati e sovrapposti, alternandosi a nuove idee melodiche. La struttura si sviluppa alternando sezioni in cui il tema principale generatore si presenta per cinque volte inframmezzate da episodi diversi; la visione formale è ispirata all’alternarsi delle dita di una mano che ne stringe un’altra; di due mani che si intrecciano, si fondono fino sembrare un tutt’uno. E’ un grande segno di ringraziamento e riconciliazione. Ma la via è irta di ostacoli. E’ un cammino senza interruzioni che passa per cromatismi, modulazioni improvvise, sovrapposizioni ritmiche e momenti in cui l’armonia subisce metamorfosi verso instabili successioni di quarta giusta: è il volto di un’umanità che si contraddice e che sembra non risolvere mai le sue debolezze: perché da sola non ce la può fare.

Questo complicato, ostinato e quasi arrogante magma armonico all’improvviso ha una soluzione completamente inaspettata, una conversione ad un nuovo atteggiamento. La seconda parte della composizione introduce una dolce stratificazione strumentale costruita da solide note dell’accordo fondamentale intervallate da alterazioni senza preparazione né soluzione; una base fatta di sole tre battute in cui il disegno melodico è formato da intervalli discendenti sempre diversi anticipati da una pausa sul tempo forte; questa sezione, che trasmette un’angoscia carica di umiltà, porta su di se un nuovo tema, semplice e limpido, che scorre in un dialogo nuovo fra i soli e il coro. E’ questo dialogo che crea ricchezza, che porta a nuovi sviluppi; anche il materiale sonoro e ritmico della prima parte assume allora un volto diverso, in perfetta sintonia con la nuova consapevolezza.

Tutto sfocia nel ringraziamento per la misericordia di Dio; tutto si ricompone in una corale ascesa verso una solida certezza; fino al punto culminante in cui i tenori, sulle parole “non sarò confuso”, si consegnano alla cadenza finale. “In eterno”.

http://youtu.be/5zK7rGUJAPU